Un mese, intero.

Tanto abbiamo impiegato,volutamente , per leggere questo fantastico libro scritto da Remo Gandolfi ed edito da Urbone Publishing  che , come consiglia il giornalista Sandro Piovani nella sua prefazione, andrebbe certamente incontrato personalmente per capire ,fino in fondo, la personalita’ ed il pensiero che lo contraddistinguono.

Noi lo abbiamo fatto , lo conosciamo ,Remo, perche’ abbiamo avuto l’onore ed il grande piacere di averlo ospite in uno dei nostri recenti eventi e per questo motivo , non solo per questo motivo, abbiamo voluto scoprire ed assaporare un’altra delle sue meravigliose “prodezze”letterarie.

Ventisette storie che parlano di uomini, ancor prima che di calciatori, ambientate in quella che per l’autore rappresenta una seconda patria vista la sua passione per il calcio d’oltre manica ; i protagonisti per moltissimi tifosi ed amanti del calcio risulteranno sconosciuti , o quasi , ma le storie personali di ciascuno di loro rappresentano meravigliosamente la storia di uno sport che oggi non esiste piu’ .

Abbiamo “assaporato”,e’ il caso di dirlo , una storia al giorno, per conoscere bene ogni singolo protagonista , uomini ,prima di ogni cosa , che sono anche calciatori . Storie che non parlano di dribbling o del numero di goal segnati ma raccontano la storia personale di ciascuno, rendendo chiaro il motivo per il quale,tutti, sono stati amati ed osannati dai propri tifosi.

Sono “cavalli pazzi”, anticonformisti, quelli che ,ancora oggi , vengono descritti come “eroi o campioni maledetti”, coloro i quali ,dotati di un talento e di una personalita’ fuori dal comune , facevano la differenza in campo , e fuori ,magari non proprio allo stesso modo . Molti di loro non hanno lasciato certo orme indelebili nella storia del calcio ma il fatto che le loro storie non siano mai state raccontate, o quantomeno lo siano state davvero sporadicamente, non fa altro che renderle eterne e, di conseguenza ,leggendarie.

Stan Bowles, Kazimierz Dayna, Malcolm Macdonald, per citare tre storie che , una volta lette , vi faranno capire il ruolo chiave che uomini cosi’ hanno avuto, ed hanno ,nella storia del calcio senza farne parte . Li amerete ,tutti indistintamente , a tal punto che vi troverete a raccontarne le gesta in contesti diversi della vostra quotidianita’. verosimilmente ,ci aveste giocato insieme anche solo all’oratorio li avreste,sportivamente s’intende, ammazzati per il loro egoismo , per il loro egocentrismo , per quel voler essere ,quasi sempre, indipendenti ,mai imbrigliati in schemi o direttive tattiche .

Remo Gandolfi , in questo libro ,racconta ognuna delle ventisette storie con una straordinaria dovizia di particolari , citando aneddoti ai piu’ sconosciuti che non fanno altro che rimarcare la sua proverbiale maniacalita’ nel conoscere ed approfondire ogni aspetto del suo racconto . Il ritmo e’ quello incalzante del calcio inglese , senza possibilita’ di staccare gli  occhi dal libro alla vorace ricerca della riga successiva e quando si giunge alla fine della singola storia e’ difficile decidere di non proseguire .

E’ un libro di calcio ma con protagonisti rari a dir poco ,perche’ si, di mavericks ,oggi, il calcio non ne ha e anche per questo Mavericks & Cult Heroes del calcio britannico , non puo’ mancare nella vostra biblioteca .

 

 

 

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