Questi Europei di calcio pensiamo possano restare alla storia per diverse emozioni ed immagini che li stanno caratterizzando.
Euro2020 e’ un grande momento di rinascita per tutti noi, non solo per il mondo del calcio , che iniziamo a vedere la luce in fondo ad un tunnel lungo 16 mesi ,pieno di dolore,lutti ,sacrifici che accomunano il Mondo intero.
Euro2020 e’ la grande paura per Christian Eriksen,crollato esanime in campo durante Danimarca-Finlandia,poi ripresosi fortunatamente ed oggi gia’ pronto a tifare da casa per i suoi , fantastici, compagni.
Una Nazionale Italiana fantastica che mostra i muscoli giocando un calcio bellissimo frutto ,probabilmente, di uno spirito di gruppo eccezionale dove il C.t Roberto Mancini scolpisce chiaro il proprio credo , non solo calcistico, fatto di coesione, perosnalita’ e fiducia .
Le lacrime del C.T. dell’Ungheria, l’italiano Marco Rossi , che in conferenza stampa ,commentando l’impresa della sua squadra che impone un meritato pareggio alla Francia superfavorita per la vittoria finale, si commuove per quello che definisce come un “sogno”,vivere un Campionato Europeo di calcio da protagonista –
Ecco ,oggi, per il secondo appuntamento di SportMoreBooks, vi parliamo di un libro che riguarda il calcio ,non solo ungherese, ma di tutto l’Est Europeo. “ALLA RISCOPERTA DELL’EST,IL CALCIO OLTRE LA CORTINA DI FERRO“
Scritto da Alfonso Esposito, nato a Castellamare di Stabia il 28 Aprile del 1968. Avvocato, e appassionato di calcio fin dai tempi di “90esimo Minuto” e del calcio in bianco e nero ,e’ un libro che risponde,crediamo piuttosto bene,alla domanda “di cosa parliamo quando parliamo di calcio dell’Est”.
In rigoroso ordine alfabetico , dall’Albania all’ Unione Sovietica, e’ un vero e proprio viaggio tra tutti quei territori che, un tempo, sarebbero ‘ stati oltre la Cortina di Ferro .
Un calcio fatto di idoli, persone , un percorso che per molti e’ stato conosciuto soltanto attraverso libri, riviste e almanacchi e, forse proprio per questo , per il suo essere nascosto ,lo si e’ sempre considerato un po’ magico e mitico un po’ come l’Honved ,e la Nazionale ungherese, dei primi anni 50 del fenomenale Ferenc Puskas affiancato da Ideguti,Czibor e Kocsis,passando per la meta’ degli ani 60 al mito di Lutz Eigendof ,il Beckenbauer dell’Est , e quello della squadra dove gioco’ , la Dinamo Berlino , strettamente legata ai servizi segreti (STASI) ma che ,pur temutissima , non vince, battuta prima dal Magdeburgo e poi da uno storico tris della Dinamo Dresda –
In questo libro ci sono emozioni e ricordi incredibili, partite ancora oggi capaci di far battere forte il cuore ,non solo degli addetti ai lavori ma anche del semplice tifoso o amante del calcio .
E’ un libro completo che tratta l’intero arco dell’ Europa orientale e lo fa in modo approfondito , con una ricerca affinata anche dai supporti e dai contenuti di Urbone ,editore del libro , e casa editrice che , in particolare per il calcio , si sta davvero ritagliando un ruolo centrale nel campo dell’editoria (www.urbone.eu).E’ per questo che il libro rappresenta un modo per capire ,conoscere ed anche comprendere un mondo ormai definitivamente e radicalmente cambiato ad oltre 30 anni dalla caduta del Muro , un pezzo di storia che , attraverso il calcio , ci ha fatto conoscere citta’ , giocatori , idee ,storie ed anneddoti di una realta’ che spesso ci e’ sembrata lontana anni luce mentre invece ,non solo idealmente ,era al di la’ di un muro .
Il capitolo sulla Cecoslovacchia, per fare un esempio soltanto e provare a farvi capire che cosa vi troverete tra le mani quando leggerete il libro , e’ un estratto di storia ,raccontata con il linguaggio del calcio , attraverso aneddoti ,episodi utili ,per esempio a comprendere l’aspetto caratterizzante di questo Paese ,la Primavera.
Volete l’aggancio perfetto ?!..beh il Dukla Praga ,vinse il Torneo di Viareggio ,mai troppo rimpianta competizione per formazioni giovanii di calcio provenienti da tutto il Mondo , per SEI ( 6) volte consecutivamente tra il 1960 e il 1966. Da qui alcune pagine spettacolari su quella che ,ancora oggi , rappresenta per il mondo calcistico il TOP delle scuole calcio di inizio novecento dando il la’, con il Wunderteam austriaco di Hugo Meisl degli anni 30 e la sopracitata tradizione magiara ,alla scuola danubiana.
Il secondo e ultimo stralcio che ci auguriamo possa davvero portarvi a leggere questo libro e’ quello che riguarda il calcio magiaro .Vi mostrera’e vi fa’ capire l’importanza dello studio ,anche in questo sport .
Si parla di correnti calcistiche e quella ungherse e’ probabilmente , nel ventennio che va dal 1934 al 1954 , la massima espressione della scuola danubiana . Lo studio si fa duro , si inizia a confrontare due impostazioni molto simili , almeno parrebbe, che sono pero’ molto diverse nella sostanza.
Si parla di METODO e SISTEMA , e ,credeteci, vale la pena approfondire ,anche questo.